Scrittore scontroso e un po' arrogante, è un uomo che ha un continuo bisogno di approvazione e conferme. Sua moglie Joan è una donna elegante e irreprensibile che ha dedicato la sua vita a Joe, supportandolo con dedizione. Ma durante gli eventi organizzati per la cerimonia di premiazione, occasioni durante le quali Joe non manca di sottolineare come sua moglie non sia una scrittrice, Joan, che per quarant'anni ha sacrificato il proprio talento letterario per sostenere la carriera del marito, decide di dire basta. I flashback della giovane Joan ci mostrano la sua vita da studentessa universitaria, infatuata del suo professore di scrittura creativa, Joe Castleman già allora scrittore pretenzioso e arrogante, sposato e padre di un bambino, con una carriera di romanziere che stenta a decollare. Presto tra i due nasce una forte attrazione che sfocia in una relazione e in una sorta di sodalizio artistico di cui Joe beneficerà per tutta la sua vita. L'infedeltà di Joe nei confronti di Joan però è andata avanti per tutti gli anni del loro matrimonio e persino ora che sono a Stoccolma tenta di sedurre la fotografa incaricata di documentare il loro viaggio. Le aspirazioni letterarie della giovane Joan sono frustrate dall'atteggiamento sessista dei primi anni 60. Inizia a lavorare presso una casa editrice ma il suo compito è semplicemente quello di servire il caffè ai dirigenti uomini. Decide di proporre un manoscritto di Joe agli editori, ma quando cerca di dargli alcuni consigli sul suo manoscritto, Joe, incapace di accettare qualunque critica, si infuria. Lei si offre di aiutarlo a rivedere il lavoro dando inizio così ad una collaborazione protrattasi per decenni e che ha permesso a Joe di diventare il gigante letterario che è oggi.